IVA agevolata del 10% per le fotografie identificate come opera d’arte. Le fotografie scattate durante a propria attività di fotografo professionale durante gli eventi quali matrimonio, battesimi, cresime, e così via, possono beneficiare dell’IVA agevolata al 10%?

Si considera che una fotografia possa essere definita di carattere artistico solo ove esprima un evidente intento creativo da parte del fotografo e rivesta un interesse di tipo pubblico. 

Gli scatti devono costituire un elemento distintivo e oggettivo: l’applicazione di tali criteri non consente di identificare le fotografie aventi carattere artistico, in quanto l’aspetto artistico è molto soggettivo. 

Le foto scattate durante matrimoni e cresime, ad esempio, non hanno un vero e proprio concetto di “scatto con carattere artistico”, ma ciò non esclude che possano avere questo aspetto. Ciascuna fotografia scattata sarebbe definita come uno scatto d’autore, nonchè un’opera d’arte.

La disputa giunta alla Corte Europea alla sentenza del 5 settembre 2019, viene descritto in modo dettagliato le condizioni in cui le fotografia possono essere definite come oggetto d’arte, ovvero soggette ad un IVA agevolata del 10%.

I criteri previsti dalle norme della Direttiva IVA 2006/112/CE identificano le fotografie oggetto d’arte caratterizzate da una propria identità e alla qualità dell’autore della fotografia, alla firma, alla modalità di tiratura, alla numerazione e alla produzione di un numero limitato di esemplari.

L’Agenzia delle entrate però è molto rigita sul concetto di IVA agevolata al 10% sulla fotografia di tipo artistico. Qualora l’artista, durante il suo servizio fotografico fornisca un pacchetto completo come ad esempio: foto, video ed eventualmente altri collaboratori, la prestazione sarà soggetta ad aliquota IVA ordinaria.